domenica 9 marzo 2008

Bere fa bene al portafoglio...

Domenica, finalmente. Un po di tempo per fermarsi a ragionare e per riposare le stanche membra. Stavo leggendo una bellissima rivista dal nome "il mondo della birra" e ho visto un articoletto che mi ha rasserenato per il futuro: i bevitori guadagnano più degli astemi. L'articolo recita così:" Chi beve regolarmente alcol, ovviamente senza esagerare, sembra avere economicamente più successo di chi è completamente astemio. A sostenerlo sono due economisti americani, Bethany L. Peters e Edward P. Stringham, i quali, esaminando i dati del General Social Survey, hanno notato che chi beve guadagna il 10-14 per cento in più al mese di chi non lo fa. Il motivo di tanta fortuna, secondo gli studiosi, è dato dalla fitta rete di rapporti sociali che i bevitori sono in grado di costruirsi".
Ma poveri astemi, già non possono deliziare il loro palato con qualche sublime birretta o con qualche altro alcolico e per di più risultano, a causa di questo, essere anche più poveri!E' proprio vero che al mondo non c'è giustizia ahahaha:)
God save the beer!!!!

giovedì 6 marzo 2008

Adesso ho capito perchè si chiamano "Imprese"

Ora tutto mi è chiaro!!Perché si chiameranno mai Imprese?La risposta è semplice, perché in questo bellissimo paese riuscire ad avviare un'attività è davvero un'impresa!!!Non bastano le persone, le risorse monetarie (abbiamo chiesto un prestito bancario ad ottobre e ad oggi non lo hanno ancora erogato, per fortuna ormai sembra questione di giorni) e tutta la buona volontà di questo mondo, ad un certo punto ci si scontra con l'ottusa burocrazia di questo paese sottosviluppato. Bisognerebbe incentivare le imprese, d'altra parte sono loro che creano posti di lavoro e contribuiscono a creare sviluppo no?NO!!!Siamo fermi!!Per fare due muri in un locale bisogna avere l'autorizzazione del comune che passa la pratica alla Asl che poi ripassa la pratica al comune che poi forse concede l'autorizzazione(mesi che passano). Cosa succede se nel mezzo di questo meccanismo un burocrate la cui mamma è abitante della città di Troia, cambia la legge?Tutto si blocca. "Ma come" dico io "il procedimento era avviato PRIMA del cambio della legge" e già sarebbe troppo semplice...Ora bisogna integrare la pratica allegando computi, planimetrie ecc...I giorni passano e io pago un "modico" affitto più la rata del prestito che inizierà a breve senza aprire e senza incassare nulla, ma a loro poco interessa...
Dopo di che, dopo che si sono messi tutti i locali "a norma" con delle norme veramente incredibili che non ti permetteranno di lavorare in maniera consona, si porta tutto il progetto al comune (altro ufficio) che esaminerà tutto di nuovo e dopo che il progetto viene approvato manda tutto alla asl (di nuovo), che organizza la sua squadra di ghost buster e sempre con la dovuta calma, viene a fare il controllo. Se hai qualche santo in paradiso che ti pensa riesci ad avere l'autorizzazione della asl. Dopodiché bisogna avere l'autorizzazione dell'ex utf (ora tutto parte della dogana), che deve farti pagare la tassa sulla produzione di alcolici. Allora, si presenta tutta la documentazione all'utf con allegati tutti i dettagli dell'impianto, autorizzazioni del comune e autorizzazioni della asl e questi signori vengono ad ispezionare l'impianto dotato di contalitri fiscale che serve solo a loro ma che ti devi pagare tu (una botta di circa 600€). Se hai un'altro santo che ti vuole bene riesci ad avere anche questo permesso. Così allora puoi iniziare a fare la birra che tra riff e raff ci mette un mesetto a maturare e se tutto bene, se non fallisci prima, per il 2050 riesci ad aprire...Per non parlare delle spese tra banca e notai vari...Che paese di merda!!!!!
Insomma scaliamo l'apertura di UN'ALTRO MESE!!!!Quanto cazzo mi girano???

sabato 1 marzo 2008

Work in progress

Finalmente trovo un po di tempo in questo sabato pomeriggio per scrivere due righe...E' un periodo particolarmente incasinato e questa ultima settimana è stata veramente power!!!Dopo tante avversità siamo riusciti a partire e fra poco più di un mesetto la nostra creatura avrà vita. Niente paura non stiamo facendo una roba tipo Franklestein ma stiamo realizzando il nostro sogno: il primo brewpub della Sardegna. Qualcuno si starà chiedendo che cosa è un brewpub: è un birrificio che anziché vendere la birra a terzi imbottigliando o infustando, vende la birra nel birrificio stesso dando vita ad un pub in cui si serve la birra artigianale (non filtrata e non pastorizzata) di propria produzione. Per chi è della zona (Cagliari) e non solo, il brewpub sorgerà in Via Newton 24, per intenderci dietro spazio newton (nota discoteca Cagliaritana). A metà mese arriva l'impianto di produzione che resterà a vista nel locale per mezzo di due vetrate, mostrando la bellezza della sala cotta tutta rivestita in rame. Va bene che ogni scarrafone e bello a mamma sò, ma questo è veramente uno spettacolo solo a guardarlo...
Che dire, fatevi venire un po di sete che fra poco penserò io a placarla;)