giovedì 27 ottobre 2011

Noi... siamo i soliti

Vedo, gli amici di sempre diventare uomini lungo i sentieri della vita.

Gli vedo, intenti a costruire un futuro, dando vita a nuova vita così come ci è stato insegnato e così come è giusto che si debba fare.

Prima figli ora genitori, prima soli ed ora famiglia.

Anche se, una condizione che per ora non mi appartiene, son contento.

Son contento che si realizzino in un modo che fino a non troppi anni fa vedevamo con gli stessi occhi come il mondo dei “grandi” , di chi lavora ogni singolo giorno, di chi fa sacrifici, di chi si sposa, di chi fa figli e sembrava che questo mondo fosse lontano e non ci sarebbe mai appartenuto.

Noi con la vespa bianca in giro a conquistare la città, noi che la musica è sempre stata il nostro forte legame e la nostra arte, noi rocker capelloni con la chitarra a tracolla e sempre un motivo per brindare fino all’alba!

Ed ora ci si accolla la responsabilità di un mondo, del futuro di questo mondo; si creano vite che a loro volta arricchiranno, con la loro unicità il loro piccolo angolo di mondo e per primi chi gli ha messi al mondo, un nuovo ciclo, nuovi passi, nuove scoperte.

Cosa è la vita se non un ciclo? Piano piano, come natura vuole, noi diventiamo il vecchio e facciamo spazio al nuovo cercando, con un poco di amore e di saggezza, di metterci da parte e far volare chi adesso occupa quel posto che abbiamo lasciato libero per occuparne un altro che a sua volta è stato lasciato libero per noi.

Una volta ragazzi, oggi uomini e padri.

Prima figli ora genitori, prima soli ed ora famiglia.


sabato 28 maggio 2011

E vissero per sempre felici e contenti;)

Domani due dei miei più cari amici si sposano. Due persone con le quali in questi ultimi anni ho condiviso tanto.

Si amano e si giureranno amore eterno davanti a tutte le persone che conoscono facendo una promessa che è una delle più belle che due persone possano farsi, promettendosi che da quel momento in poi saranno una cosa sola, un solo respiro, un solo battito, condividendo tutto nella buona e nella cattiva sorte, unendo per sempre e in modo definitivo i loro destini e le loro vite.
Faranno una bella festa da ricordare e da mostrare in foto accuratamente scelte e inserite nell'album con la copertina rigida e la carta velina tra le pagine (come tradizione vuole), pronto da tirar fuori ad ogni visita di tutti gli amici e parenti per ricordare quella splendida giornata, ed ogni persona che è stata al matrimonio,vedendole, le arricchirà di aneddoti, ricordi e considerazioni personali dando a quella giornata vita eterna.
Io sono il testimone.
Non è stato facile accettare questo compito a causa di alcuni complicati intrecci del terzo tipo e all'inizio non capivo perché avesse scelto me, poi ho capito e ne sono stato lusingato e orgoglioso.
Questo è il primo matrimonio veramente importante al quale ho il piacere di partecipare, non vedo l'ora di essere là domattina, pronto a sostenerli e dargli tutta la forza di cui dispongo.

Queste cose mi fanno ricordare, anche se cerco di far finta di niente, che sono sempre meno un ragazzo è sempre più un uomo; quando quelle cose che facevano i grandi, come sposarsi, far figli, accendere un mutuo per comprare casa, andare ogni giorno a lavoro, sono cose che ora stiamo facendo noi. La vita cambia, cambia continuamente! Le condizioni e le sensazioni cambiano e si ha bisogno di una grande capacità di adattamento e reinterpretazione della realtà per uscirne vivi.
Ai miei amici questo auguro: la capacità di sincronizzare il battito dei propri cuori e riuscire a cambiare sempre insieme! E se in qualche momento ci dovesse essere qualche difficoltà e dovessero aver bisogno di una mano per ritrovare il nord gli invito a ricordarsi delle persone che in quel giorno, nel quale si son promessi amore eterno, erano al loro fianco;)

martedì 3 maggio 2011

Sragionando in una tiepida notte di maggio


A distanza di anni ormai, davanti ad una bella birra artigianale (non mia;), in questa tiepida notte di inizio maggio scrivo due considerazioni sconnesse che in questi giorni fanno ballare i due neuroni rimasti a galleggiare nella birra...

E' inevitabile ed è capitato a tutti, anche più volte, le persone talvolta ci deludono! Quello che mi chiedo ora è cosa effettivamente possa deludere, se l'aspettativa che si ripone in una persona che questa non esaudisce o se effettivamente questa sia oggettivamente deludente; che poi il fatto che possa essere oggettiva è comunque una considerazione poco oggettiva ma molto soggettiva...
Ma allora penso, sono io che ripongo aspettative sbagliate, non capendo come effettivamente possa essere una persona dunque sbagliando nell'aspettarmi troppo da essa, oppure effettivamente le mie aspettative sarebbero potute essere giustificate e dunque avrei avuto motivo di essere risentito? Che poi, in un caso o nell'altro, tale risentimento a poco servirebbe ma è inevitabile che ci sia...
Ci son dei momenti nella vita, perlomeno a me capita così, in cui si fa un poco il punto, ci si guarda allo specchio e si tirano le somme, si analizzano le scelte fatte e si valuta come sarebbe potuta andare se ne avessimo fatte altre differenti.
Si analizzano inevitabilmente le persone che ci accompagnano nel nostro cammino e anche su di loro si tirano un poco le somme. Talvolta i conti non tornano tanto ma penso che sia questo il gioco, imparare ad incassare e reagire, come quando arrivi a fine vasca in piscina, anche se sei stremato, fai una bella virata e ti dai una spinta più forte che puoi in maniera da recuperare secondi ed energie e quello slancio ti fa arrivare lontano ti fa riposare qualche attimo e ti da la forza per la vasca successiva...
Ecco come mi sento, subito dopo la virata cerco di dimenticare la fatica della precedente vasca e son pronto per la vasca successiva...
L'uomo è un'animale sociale, diceva Aristotele, ma il fatto di essere sociale a tutti i costi di tanto in tanto lo distrugge a mio avviso.
Il più grande problema degli uomini sono i suoi simili, tutti i problemi non sono generati da altri uomini?