Vedo, gli amici di sempre diventare uomini lungo i sentieri della vita.
Gli vedo, intenti a costruire un futuro, dando vita a nuova vita così come ci è stato insegnato e così come è giusto che si debba fare.
Prima figli ora genitori, prima soli ed ora famiglia.
Anche se, una condizione che per ora non mi appartiene, son contento.
Son contento che si realizzino in un modo che fino a non troppi anni fa vedevamo con gli stessi occhi come il mondo dei “grandi” , di chi lavora ogni singolo giorno, di chi fa sacrifici, di chi si sposa, di chi fa figli e sembrava che questo mondo fosse lontano e non ci sarebbe mai appartenuto.
Noi con la vespa bianca in giro a conquistare la città, noi che la musica è sempre stata il nostro forte legame e la nostra arte, noi rocker capelloni con la chitarra a tracolla e sempre un motivo per brindare fino all’alba!
Ed ora ci si accolla la responsabilità di un mondo, del futuro di questo mondo; si creano vite che a loro volta arricchiranno, con la loro unicità il loro piccolo angolo di mondo e per primi chi gli ha messi al mondo, un nuovo ciclo, nuovi passi, nuove scoperte.
Cosa è la vita se non un ciclo? Piano piano, come natura vuole, noi diventiamo il vecchio e facciamo spazio al nuovo cercando, con un poco di amore e di saggezza, di metterci da parte e far volare chi adesso occupa quel posto che abbiamo lasciato libero per occuparne un altro che a sua volta è stato lasciato libero per noi.
Una volta ragazzi, oggi uomini e padri.
Prima figli ora genitori, prima soli ed ora famiglia.