A distanza di anni ormai, davanti ad una bella birra artigianale (non mia;), in questa tiepida notte di inizio maggio scrivo due considerazioni sconnesse che in questi giorni fanno ballare i due neuroni rimasti a galleggiare nella birra...
Ma allora penso, sono io che ripongo aspettative sbagliate, non capendo come effettivamente possa essere una persona dunque sbagliando nell'aspettarmi troppo da essa, oppure effettivamente le mie aspettative sarebbero potute essere giustificate e dunque avrei avuto motivo di essere risentito? Che poi, in un caso o nell'altro, tale risentimento a poco servirebbe ma è inevitabile che ci sia...
Ci son dei momenti nella vita, perlomeno a me capita così, in cui si fa un poco il punto, ci si guarda allo specchio e si tirano le somme, si analizzano le scelte fatte e si valuta come sarebbe potuta andare se ne avessimo fatte altre differenti.
Si analizzano inevitabilmente le persone che ci accompagnano nel nostro cammino e anche su di loro si tirano un poco le somme. Talvolta i conti non tornano tanto ma penso che sia questo il gioco, imparare ad incassare e reagire, come quando arrivi a fine vasca in piscina, anche se sei stremato, fai una bella virata e ti dai una spinta più forte che puoi in maniera da recuperare secondi ed energie e quello slancio ti fa arrivare lontano ti fa riposare qualche attimo e ti da la forza per la vasca successiva...
Ecco come mi sento, subito dopo la virata cerco di dimenticare la fatica della precedente vasca e son pronto per la vasca successiva...
L'uomo è un'animale sociale, diceva Aristotele, ma il fatto di essere sociale a tutti i costi di tanto in tanto lo distrugge a mio avviso.
Il più grande problema degli uomini sono i suoi simili, tutti i problemi non sono generati da altri uomini?
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