Anche quest'anno natale è passato, con le consuete corse dell'ultimo secondo per comprare l'ultimo regalino e con le grandi abbuffate. Alla fine si arriva al 27 stanchi morti come se si avesse scalato qualche montagna e maledicendo la piscina che in questi giorni ha deciso di rimanere chiusa negandomi la possibilità di alleggerire le mie colpe. Fra poco arriva il capodanno con tutti i pensieri e le considerazioni che questo porta a fare, bilancio dell'anno vecchio e buoni propositi per l'anno nuovo che ovviamente non vengono mai rispettati...
Allora, buon natale (anche se in ritardo) a tutti e felice anno nuovo:)
giovedì 27 dicembre 2007
Natale 2007
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mercoledì 12 dicembre 2007
Tassista da formula uno...
Questa mi ha fatto proprio ridere. Berlino, un tassista di nome Tuncer Yilmaz si trova a dover scarrozzare niente popò di meno che Michael Schumacher e famiglia. «Che emozione - ha riferito - ero così confuso che nel viaggio di andata ho quasi dimenticato le regole del codice della strada». Di questo Schumi se ne doveva essere accorto e fatto stà che ad un certo punto si rende conto di essere in ritardo per prendere l'aereo e chiede al tassista di poter prendere il posto di guida. Secondo voi cosa ha risposto lui? Ha poi dichiarato «Sembrava che le curve non esistessero, tanto dominava con sicurezza la strada: una turbo-figata». Bellissimo, come ho sentito questa notizia stavo ridendo troppo, mi è venuto in mente il mitico Alberto Sordi in "il tassinaro", me lo immagino in una situazione del genere.
Pubblicato da Marcolino alle 11:55 AM 3 commenti
lunedì 10 dicembre 2007
Degustazione a Sassari
Sabato sono andato a Sassari per una degustazione di Birra e Vino abbinata a diverse tipologie di fainè in occasione della manifestazione "weekend del gusto", "fainè di forno in forno per le vie del centro".
La fainè (chiamata più spesso nelle altre zone d'Italia "farinata"), che io non conoscevo assolutamente, è un piatto tipico di alcune zone del mediterraneo specialmente della Liguria e viene prodotta utilizzando la farina di ceci. Questo era considerato il cibo povero usato in alternativa al pane, cotto generalmente in forni a legna e fritto in delle padelle in rame. Si presenta quindi con una forma rotonda e all'aspetto ricorda una frittata. Molto buona soprattutto nelle varianti con cipolle e con salsiccia, anche se essendo fritta dopo qualche pezzo si è già saturi...
Siamo partiti da Cagliari intorno alle 14:00 e superati i vari ostacoli della strada statale 131, principalmente nella zona di Oristano dove di tanto in tanto si trovano sbarramenti quasi improvvisi e restringimenti di strada assurdi, siamo arrivati a Sassari intorno alle 16:30 in perfetto orario visto che il primo dei due laboratori sarebbe iniziato alle 17:30. Era da qualche tempo che non andavo a Sassari, l'ultima volta ero andato per suonare al locale "governo provvisorio", locale bellissimo con un pubblico favoloso. Insomma dopo qualche giro qua e la ci rechiamo alla frumentaria intorno alle 17, luogo dove si sarebbero tenute le degustazioni e incontriamo il guru di noi appassionati di birra : il mitico Kuasca. Kuasca (Lorenzo Dabove) è uno dei più importanti esperti Italiani di Birra e grande degustatore che ogni volta ci inonda di conoscenza e cultura birraia. Inaspettatamente, visto che c'eravamo conosciuti diversi mesi prima in occasione della manifestazione "birras", si ricorda di noi e ci saluta in maniera molto calorosa. Scambiamo quattro chiacchiere con lui e dopo poco arrivano gli altri homebrewer. L'homebrewing è l'arte di far la birra in casa con mezzi molto artigianali ma non per questo poco efficienti, cosa che da qualche tempo mi sto cimentando a fare. Come incontriamo gli altri è una grande festa, tutte persone molto piacevoli, simpatiche e di compagnia(www.hbsardi.it). Prendiamo i nostri posti e siamo pronti per seguirci la prima degustazione. Si tratta dell'accostamento delle birre Barley con appunto la fainè. Le birre del birrificio Barley di Maracalagonis sono delle ottime birre prodotte da Nicola Perra, ex homebrewer ed ora birraio di successo. Le sue birre stanno ricevendo diversi riconoscimenti e facendo il giro del mondo, addirittura ha da poco esportato il suo prodotto anche negli Stati Uniti www.barley.it. Per questa degustazione ha portato tre birre: la "Friska", la "Sella del diavolo" e la "toccadibò". La prima abbinata alla fainè semplice, la seconda a quella con le cipolle e la terza con salsiccia.
La degustazione procede e Kuasca spiega un poco cosa cercare nelle birre e come si debbano accostare a queste pietanze, Nicola parla della storia del birrificio e delle caratteristiche di ogni singola birra. Tutti gli interventi molto interessanti e decisamente piacevoli. Fatto sta che ogni volta che assaggio le baley mi sembrano sempre più buone!Delle birre veramente spettacolari: dalla friska, ispirata alla birra tipica fiamminga "biére blanche", alla sella del diavolo, birra ambrata che stupisce in quanto ci si aspetterebbe di incontrare una birra dolce visto il colorito ed invece si incontrano sapori dal biscottato al torrefatto e dulcis in fundo la toccadibò, ispirata ad una "golden strong ale", veramente spettacolare e decisamente una delle migliori del birrificio. Dunque la degustazione arriva alla conclusione, abbiamo dieci minuti per riprenderci ed inizia la seconda: Birra vs Vino. Per la parte della birra ovviamente c'è Kuasca che porta alta la bandiera e per il vino il sommelier Schigi, un'altro simpaticissimo degustatore. La degustazione inizia e si porta avanti in maniera molto simpatica, entrambi i degustatori cercano in tutte le maniere di tirare acqua al proprio mulino con considerazioni tecniche e battute varie...Non mi è piaciuto molto l'abbinamento che è stato scelto per i vini ma forse come per le birre alcuni accostamenti sono stati un poco forzati e non dipendenti dalla loro volontà. Al termine tutti i partecipanti sono chiamati a votare e il miglior abbinamento con la fainè risulta essere quello con la birra.
Intorno alle 22 andiamo tutti a cena in un ristorante e concludiamo così, in maniera piacevolissima la serata, caffè doppio e via verso Cagliari dove il mio lettino mi attendeva a lenzuola aperte.
Pubblicato da Marcolino alle 11:51 AM 0 commenti
lunedì 3 dicembre 2007
L'Italia s'è desta!Si?Quando?
Ma in che paese siamo? Che persone siamo? Possibile che sia una cosa più unica che rara trovare degli individui che semplicemente svolgano il loro lavoro in maniera cortese e corretta? Possibile che in questo cavolo di paese si debba sempre ricorrere ad amicizie conoscenze o peggio ancora (ma una delle pratiche più diffuse) a dover allungare mazzette qua e la per avere servizi che spetterebbero normalmente alle persone? Io ritengo che sia una cosa inconcepibile e inaccettabile e mi fa schifo dover essere obbligato ad assumere questo tipo di comportamenti. Ma ad un certo punto una persona si chiede se continuare a testa bassa a seguire i propri principi senza scendere a compromessi oppure se adeguarsi al sistema e sfruttare conoscenze e intrallazzi vari... Il dubbio viene, la risposta è quasi banale. In Italia questo è un problema con cui, tutti prima o poi si scontrano. L'unico problema vero è se, dopo aver messo da parte gli scrupoli morali, si abbiano le conoscenze da sfruttare o meno. E' giusto che chi non conosce nessuno e chi non è figlio di "nessuno" non possa avere le stesse opportunità di chi è figlio del grande politicuccio locale o di chissà chi? E' giusto che sia solo questo l'unico modo con cui si possa trovare un lavoro e in cui si porti avanti un paese?I risultati di questo modo di agire sono evidenti, basta guardare la nostra classe politica, risultato evidentissimo di questa tipologia di comportamenti.
Si incontrano addirittura associazioni (vedi per esempio la confesercenti) che avrebbero teoricamente tutto l'interesse a prendere un'impresa sotto la propria ala protettiva. Più imprese sono associate più si è forti e più si ha peso nelle decisioni che contano. In teoria è quello che ti raccontano e quello che vanno a promuovere in giro come si evince dal sito: "La missione della Confesercenti è quella di rappresentare il mondo delle piccole e medie imprese che, con il loro dinamismo, assicurano crescita economica ed occupazionale in Italia e in Europa" e poi "Confesercenti si propone di contribuire alla crescita delle imprese e con esse dell'economia e allo sviluppo della democrazia, attraverso la collaborazione con le istituzioni, con le organizzazioni sociali, economiche, culturali ed umanitarie.Su questi obiettivi, la Confesercenti promuove proposte su cui coinvolge le Istituzioni e le forze sociali italiane ed europee. " www.confesercenti.it
Che belle parole...Lo dico in francese: "CAZZATE". Per quanto posso aver capito il loro unico obiettivo è farsi forti sulle spalle dei più deboli (piccole medie imprese) . In teoria sarebbe una convenienza sia per l'imprenditore che associandosi acquisisce diversi vantaggi (è da vedere poi quali siano effettivamente) e sia per l'associazione. L'unico motivo per il quale alcune imprese si associano è solo per avere dei finanziamenti a tasso agevolato, cosa che non sempre è facile ottenere. Fatto sta che una volta che ci si reca alla confesercenti si ha a che fare con i tipici impiegati stile poste: lo stipendio a fine mese garantito a prescindere da tutto, cascasse il mondo la loro fetta della torta la mangiano, cosa può spingerli a fare bene il loro lavoro?Nulla. La loro svogliatezza, ignoranza ed incapacità di capire le problematiche e di venire incontro alle persone che gli si presentano davanti, porta ad inutili perdite di tempo (vitali nelle fasi iniziali di un'impresa) che si rivelano dannosissime e quasi pregiudicative del progetto d'impresa.
La cosa triste è che pare sia l'ambizione di tanti in questa italietta, avere un posto "fisso" per grattarsi la pera (citazione che solo pochi possono cogliere) per tutta la vita a discapito di chi si trova ad avere reale necessità del loro operato. Allora il bravo Italiano come ovvia ad un malfunzionamento del genere? Chiama l'amico dell'amico dell'amico il quale ha una sorella che aveva un'amica che aveva uno zio che lavora alla associazione "xy" (o anche alla banca yz) e quindi gli viene risolto il problema. Ma è possibile essere OBBLIGATI a doversi sempre muovere in questa maniera?
ma per fortuna o purtroppo
lo sono...
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domenica 2 dicembre 2007
Sean Jones
Da poco in occasione del "Europian jazz expo", tenutosi alla fiera di Cagliari, ho avuto la fortuna di vedere un concerto che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Si tratta dell'esibizione di Sean Jones quintet, trombettista ventottenne originario dell'Ohio considerato dalla critica il miglior trombettista del 2006. Personalmente non mi era mai capitato di vedere un trombettista di questa portata dal vivo, fantasioso, con un suono pulito e preciso da far paura. Oltre tutto mi viene da pensare che questo mostro ha la mia età!!!O lui è un prodigio o io sto invecchiando, oppure, cosa più plausibile, entrambe le scelte. Per non parlare dei musicisti che lo accompagnavano: il batterista Obed Calvaire (formidabile), il sassofonista Tim Green, il pianista Brian Ogans, il bassista Luques Curtis e la splendida voce di Carolyn Perteet,tutti grintosissimi e veramente bravi!!!La sala congressi della fiera, a mio avviso, rispetto alle altre sale dedicate alla manifestazione è la migliore sia come acustica che come palco che come atmosfera. Purtroppo hanno suonato solo per un'oretta circa posto che era un festival, mi auguro che ripassi presto da queste parti per poterlo rivedere altrimenti mi toccherà farmi ospitare da uno dei miei fratelli ed andare a vederlo in America.
http://www.seanjonesmusic.com
giovedì 29 novembre 2007
Silvio ma fai un pò quello che ti pare...
Fondamentalmente a me non interessa se il nanetto fa un nuovo partito o meno posto che la sostanza rimane sempre la stessa. Reputo che il trucchetto del nuovo partito sia stato posto in essere semplicemente per distogliere l'attenzione dal fatto che il governo non sia caduto e che quindi per l'ennesima volta lui abbia preso una cantonata. E' rimasto giorni e giorni a dire che il governo sarebbe caduto da un momento all'altro e come si è reso conto che la sua previsione non si sarebbe avverata ha pensato: "minkiaaaa e mo che faccio?". Io il cervello di Silvio me lo immagino come quello di homer, ma come cacchio gli vengono certe idee?Secondo me nel suo ufficietto di pochi metri quadri ha una palla di vetro trasparente con dentro tanti bigliettini nei quali vi son scritte cose a caso. Quando si trova in situazioni come questa pesca un bigliettino ed esegue l'azione descritta. Fatto sta che quando tanti anni fa aveva pescato il bigliettino che diceva " creare nuovo partito politico" anziché buttarlo lo aveva inavvertitamente rimesso dentro. Quindi l'altro giorno ha pescato il medesimo bigliettino e senza pensarci due volte (sua caratteristica predominante) ha fatto subito una dichiarazione alla stampa. Il giorno dopo si è accorto che il bigliettino era lo stesso che aveva usato anni prima e allora ha smentito tutto ma ovviamente non poteva dare la vera spiegazione riguardo l'errore e alla fine ieri si è rassegnato al volere della palla e dunque costituirà un nuovo partito. Se c'è una cosa di cui l'Italia in questo momento aveva proprio bisogno era un nuovo partito del re dei tappi.Mah!!! Come facilmente si può intuire il 99,9% dei bigliettini della palla porta la scritta "sono stato frainteso volevo dire il contrario di quello che avete capito", biglietto che ha pescato anche da poco in occasione della morte di Biagi in cui ha affermato che lui era stato frainteso e non lo aveva mai cacciato dalla RAI. Insomma il sistema della palla è infallibile, quella vecchia volpe se la cava sempre.
Lui non centra nulla se poi Biagi, Santoro e Luttazzi sono stati cacciati a pedate dando vita alla forma di censura più palese e inequivocabile che si sia mai vista. Deve essere stato un caso...
Come sempre W l'Italia.
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martedì 27 novembre 2007
Viaggetto breve ma intenso (terza ed ultima parte)
Arrivato al "Grado Plato" a Chieri, distante una ventina di minuti da Torino, entro e mi accomodo in un tavolo proprio accanto all'impianto, posizionato nel fondo della seconda sala con la sala cotta, anche questa in rame, in bella vista. Un impianto molto bello che fa la sua bella figura. Questo mi è sembrato di capire che sia uno dei pochi locali in Italia in cui l'impianto non è totalmente separato dalla sala ma vi sono solo alcuni pannelli che lo separano parzialmente.
Guardo il menù e vedo che hanno diversi piatti a base di birra e decido ovviamente di assaggiarne qualcuno. Inizio con un piatto che non poteva che attirare la mia attenzione cioè le "lumache ubriache".
Piatto particolare e molto gustoso. Lo accompagno con la prima birra bella sera cioè la "sveva" birra classificata miglior birra artigianale categoria lager <14 gradi plato dalla associazione unionbirrai. Infatti questa birra non delude le aspettative, beverina, delicata e con un buon retrogusto amaro. Dopodichè assaggio il gulash ovviamente cucinato con la birra e accompagnato con una birra ambrata senza infamia e senza lode. Come contorno ho preso delle patate al forno sempre cucinate con la birra ed una gradevole birra al miele per accompagnarle. L'ultima, era una birra alle castagne, tipologia di birra che avevo assaggiato tre settimane prima in un birrificio in Veneto e che mi aveva lasciato piacevolmente colpito per i suoi profumi e per il retrogusto caldo e corposo. Questa volta però non trovai nulla di tutto ciò e un po deluso ordinai il dolce: gelato alla birra. Questo fu una vera e propria sorpresa, veniva servito o con una birra ambrata o con una al miele. Molto buono e cosa che non avrei detto, molto azzeccato anche l'accostamento. Il giorno dopo ero a Torino e la mattina sono andato al museo egizio, bellissimo, grande e molto interessante. A pranzo un panino al volo e subito alla mole antonelliana dove, in occasione di Torino film festival, hanno inserito una bellissima mostra del cinema.
Stanco morto, intorno alle 15:30 mi dirigo all'aereoporto sempre in compagnia del mio fido amico TOMTOM che non mi tradisce neanche questa volta, restituisco la macchina e mi imbarco. Il volo è stato un poco movimentato ma per fortuna sono arrivato, anche questa volta, sano e salvo...
Pubblicato da Marcolino alle 4:46 PM 4 commenti
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lunedì 26 novembre 2007
Viaggetto breve ma intenso (seconda parte)
Prima di occupare la camera avevo chiesto alla signorina della reception se fosse possibile visionare l'impianto di produzione e lei mi aveva risposto che avrebbe chiesto al proprietario. Come lascio la camera recandomi al piano inferiore per andare ad assaggiare le birre mi si presenta il proprietario, il mitico Teo Musso. Mi presento, restiamo un poco a chiacchierare, gli spiego come sono arrivato da quelle parti e perché e mi chiede se la mattina successiva mi sarebbe andato di fare colazione con lui. Io ovviamente sono onorato di tale richiesta ed accetto subito, "bene" dice lui "passo a prenderti domattina alle 8:30".Teo Musso è la persona che ha portato il discorso "birra artigianale" in Italia, il primo che ha avuto un impianto di produzione a livello artigianale e il suo marchio "le baladin" è il marchio più conosciuto ed apprezzato per gli esperti del settore. Ora oltre al birrificio ha tante altre attività sempre correlate alla birra come per esempio la sua coltivazione d'orzo dalla quale produce le sue birre. Benissimo penso io, ora posso andare ad assaggiare le birre al birrificio; alle 20 circa esco dall'albergo con la mia bella sciarpa e la ciccia (pitticcu su friusu),attraverso la piazza e mi reco al birrificio. Mi accoglie un simpaticissimo ragazzo di colore con rasta e cuffietta giamaicana e mi fa accomodare. Poteva il locale essere normale? Ovviamente no, era un locale strano ma molto accogliente con il soffitto che sembrava una sorta di tendone da circo con tutte le lampadine sulle bande. Le foto non sono molto chiare perché le ho fatte al volo ma meglio di nulla.
Soffitto
Un tavolo
Un lato
Mi viene portato il menù e leggo che hanno sei birre alla spina e 11 in bottiglia!!!Tutte birre prodotte da loro...Una scelta unica per essere un brew pub. Purtroppo vista la grossa produzione hanno dovuto togliere l'impianto dal locale e trasferirlo da un'altra parte in cui sarei andato la mattina successiva. Ordino la prima birra la "blonde", il menù dice così: "prima birra prodotta da Le Baladin. Beverina, facile ma non banale, equilibrata e ben luppolata. Compagna ideale. alc. 5.0% - plato 12,5
Bene, sapendo già in partenza le mie intenzioni bellicose per la serata ordino una 0,20. Ottimo retrogusto amaro dato dalla buona luppolatura e una punta di qualcosa che non ho capito cosa fosse, comunque molto buona e molto beverina. Dopo questa ho ordinato un buonissimo kebab e la seconda birra, una blanche stile belga che mi è piaciuta ancora di più, veramente equilibrata, il coriandolo si sentiva al punto giusto, molto beverina anche questa. Dopodiché si sono susseguite in ordine: una stout, una bitter, una birra egizia e una doppio malto. Quelle che più mi hanno appagato al mia sete di novità in campo birraio sono sicuramente le ultime due per quanto le altre fossero comunque ottime birre. La birra egizia è una birra che al naso da un odore di incenso e al palato sapori molto particolari e difficili da descrivere comunque molto buona. L'ultima, la doppio malto, molto fruttata e corposa con i suoi 8 gradi ha decretato il mio brillumine. A questo punto al locale si avvicina Teo Musso, il proprietario, si siede al tavolo e scambiamo quattro chiacchiere, mi chiede cosa pensassi delle birre e mi racconta un pò di sue avventure con il locale e con le sue varie attività. Una persona molto interessante che riesce sempre a vedere un metro più in la rispetto a dove vedono gli altri, caratteristica essenziale se vuoi essere un imprenditore di successo come è lui e visto i progetti futuri che mi ha raccontato non ha nessuna intenzione di adagiarsi sul successo ottenuto. Insomma questa conoscenza mi è piaciuta molto e son stato veramente contento di averla fatta. Dopo che ho salutato Teo mi son preso altre due birrette al banco chiacchierando con un simpaticissimo barista e visto che la mattina successiva mi sarei dovuto alzare alle 7:30, intorno alle 23:30 ho reputato fosse ora di andare a nanna. Vado nella stanza psichedelica e ci dormo tutto visto che ero brillo e stanco morto.
La mattina alle 8:20 sono pronto per andare a far colazione con Teo. Arriva, ci salutiamo ed andiamo a fare colazione in un posto dove avevano dei cornetti ottimi. Facciamo una bella chiacchierata riguardante tutti i progetti miei e suoi e poi mi porta al magazzino dove tengono tutte le scorte. Il magazzino è molto grande e hanno una produzione veramente vasta, mi regala un modellino della nuova 500 con sopra i disegni del loro logo (macchina che girerà a Torino nel periodo natalizio) e una bottiglia di una birra molto, molto particolare la "xyauyù", definita birra da divano, nel senso che ti accappotta. http://www.baladin.it/default_inside.aspx?ch=w.i.2.detail>ID=24&dKey=24&chID=w.i.2 Organizza un po il lavoro al magazzino e mi porta a vedere l'impianto: quà mi lascia nelle mani del birraio Paolo (chiamato palli) il quale avrà si e no la mia età e mi inizia a spiegare un po di cose riguardanti la produzione. Teo si scusa e mi saluta in quanto aveva un appuntamento di lavoro a Milano e, come sempre mi pare di aver capito, deve correre. Paolo è un ragazzo gentilissimo, esaudisce tutti i miei dubbi in maniera esaudiente. L'impianto è bellissimo, sala cotta da tre tini e vari fermentatori/maturatori. Dopo aver assaggiato un goccio (solo un goccio perché poi avrei dovuto guidare) di ottima birra spillato direttamente da un maturatore mi accorgo che si era fatto tardi e sarei dovuto scappare in quanto sarei dovuto essere a Torino entro le 12. Ringrazio molto, scambio di numeri di telefono e parto.
La strada era buona e arrivo a Torino per tempo, occupo l'hotel e parto per Busto Arsizio dove avrei avuto un appuntamento di lavoro. Sbrigato questo e tornato a Torino, sono andato in camera per recuperare un po di energie e dopo un oretta sono partito per visitare l'ultimo birrificio, il Grado Plato di Chieri provincia di Torino.
Fine seconda parte :)
Pubblicato da Marcolino alle 5:57 PM 4 commenti
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domenica 25 novembre 2007
Viaggetto breve ma intenso (prima parte)
Son tornato ieri da un paio di giorni in giro per l'Italia nei quali ho combinato viaggio di lavoro con qualche visita ad alcuni brewpub (birrifici artigianali con mescita diretta nel locale).
Presa la macchina mi son diretto verso Genova per andare a mangiare ed a "degustare" la birra in un locale che aveva suscitato la mia curiosità per la sua atipicità come brewpub in quanto ha un o stile molto moderno ed ero curioso di vedere come questo si potesse sposare con la presenza dell'impianto e con il discorso della birra artigianale. Questo locale si chiama "Bicu" ed è situato nella parte del porto antico, zona molto bella e trafficata. Sono arrivato intorno alle 13:20 e subito mi son diretto verso il porto dove ho trovato un bel parcheggio e dopo essermi sistemato mi son recato al birrificio. Locale molto grande e alla moda con arredamento moderno e decisamente "freddo"...Pur non essendo la tipologia di locale che preferisco come entro chiedo subito di visonare "su pippiu", l'impianto di produzione. L'impianto , posizionato dietro il bancone, presentava una bellissima sala cotta in rame con una capacità di 30hl a cotta.
Bellissimo impianto, con la sala cotta in rame fa la sua bella figura. Dunque cosa restava da fare se non assaggiare le birre? Preso possesso di un tavolino inizio a guardare il menù e vedo che hanno una scelta di quattro tipi di birra: una ambrata, una weizen,una lager e una chiara doppio malto. Ovviamente le volevo assaggiare tutte, quando però cerco di ordinare la prima la cameriera mi dice che hanno solo una birra perché hanno avuto dei problemi di produzione, insomma non hanno calcolato bene i tempi e si sono incasinati... Dunque son costretto ad ordinare una birra ambrata (la tipologia che di norma mi piace meno) ed insieme ordino una tagliata di manzo. La birra non è niente di che anzi, delude tutte le mie aspettative sembra quasi di bere una birra industriale, la carne non è male ma la cosa più buona è il dolce, una specie di cannoncino ripieno di cioccolato e panna montata. Alla fine vado a pagare un po amareggiato e sotto la pioggia incessante mi dirigo verso l'acquario. Ho sempre sentito parlare tanto dell'acquario di Genova e figuriamoci se potevo farmelo sfuggire...La cosa che mi è piaciuta maggiormente erano le foche, mi ha fatto un effetto strano vederle così da vicino e son rimasto incollato alla vetrina non so neanche io per quanto tempo. Poi tante varietà di pesci, delfini pinguini ecc... Alla fine però esco un po triste pensando a tutti quei pesci rinchiusi, mah!!!
Alle 17:00 prendo la macchina in direzione Piozzo (provincia di Cuneo) per vedere il brew pub che da tanto ero curioso di vedere: il mitico "le Baladin". Il viaggio è stato un poco difficoltoso per via della pioggia ma in una maniera o nell'altra sono arrivato. Prima di arrivare ho chiamato per farmi riservare una camera in un posto che mi aveva consigliato un amico ma, causa un matrimonio era tutto occupato. Mi ricordavo che il proprietario del brew pub da poco aveva inaugurato quello che definiscono "alto ristorante birraio con camere" proprio davanti al brewpub, l'unica speranza era che ci fosse una camera libera posto che dispongono di 4 camere. Come arrivo mi reco subito al brewpub, chiedo dell'albergo e mi mandano dall'altra parte della piazza; entro in un palazzo molto bello salgo delle scalette e mi si presenta un posto fantastico, molto accogliente, appunto era "casa baladin".
Mi viene molto difficile cercare di spiegare come era realizzata per la sua straordinaria particolarità, decisamente fuori dal comune!!! Comunque chiedo una camera e per fortuna c'è, allora mi accompagnano in camera e come arrivo la camera era ancora più particolare della parte sottostante. Qua però ho fatto qualche foto:
...la porta della camera e il lavandino
Pubblicato da Marcolino alle 3:04 PM 3 commenti
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mercoledì 21 novembre 2007
Che bella faccia...
Quando uno ha una bella faccia, ha proprio una bella faccia!!!
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martedì 20 novembre 2007
Natale si avvicina...
Natale si avvicina...Quanti di voi si stanno già arrovellando il cervello per pensare ad idee geniali per regali?Ho qua la soluzione per voi;quante volte lo avete sognato e desiderato?Adesso potete regalarlo alla persona che preferite sicuri di fare cosa gradita. vi sarete chiesti tante volte come faceva a risolvere tutti i problemi in qualunque situazione, era logico aveva il suo inseparabile kit...Come chi???Mac Gyver...
Nei migliori negozi e nelle migliori cartolerie...
Buooonaaaaaa;)
Come non ricordare la sigla...
Pubblicato da Marcolino alle 7:34 PM 3 commenti
lunedì 19 novembre 2007
I giovani e le banche
Quando un giovane di belle speranze ha una bella idea, con tutta l'energia propria della sua età, inizia a sviluppare questa in tutte le sue parti. Vede un poco i riscontri delle persone che lo circondano, fa qualche indagine qua e la, approfondisce le sue conoscenze e a seconda di questi responsi si gasa o si smonta. Ammettendo che il responso sia positivo inizia a domandarsi quale possa essere la strada "adeguata" da seguire per arrivare alla meta e mette in opera tutto ciò che occorre (ricerche di mercato, calcoli finanziari,indagini settoriali, insomma: redige il business plan). Dopo di che arriva il problema principale: dove trovare i soldi. E' qua che si scontra con l'oscuro mondo delle banche. Il mondo delle banche è costituito da dei tizi che vogliono guadagnare tanto,tanto, tanto e rischiare poco,poco,poco.
Giovane VS Banchiere primo round :
Giovane dice: buon giorno
Giovane pensa: bella faccia ma da quanto non vedi la luce del sole?
Banchiere: buon giorno
Giovane: ho sviluppato un'idea d'impresa e sto cercando il finanziamento per realizzarla e bla bla bla bla bla bla e poi bla (il giovane spiega l'iniziativa in tutte le sue parti)
Banchiere: deve redigere prima di tutto un business plan...
Giovane pensa: e secondu rui noddu sciu?La che te lo zacco subito...
Giovane dice: si, si. Eccolo quà lo ho già predisposto.
Banchiere: bene... Lo dobbiamo analizzare in tutte le sue parti dopodiché le daremo una risposta
Giovane pensa: eia ma sciollirì che mi serve veloce!!!
Giovane dice: perfetto la ringrazio, a presto arrivederci.
Banchiere: buon giorno
Passa un mese (quando va bene) prima del secondo round:
Giovane pensa: speriamo che mi zacchino i soldi
Giovane dice: buon giorno
Banchiere: buongiorno, abbiamo esaminato la sua pratica in tutte le sue parti...
Giovane pensa: enzà?
Banchiere: l'investimento è cospicuo...ma lei di quanto dispone?
Giovane pensa: ma ero io che dovevo prestargli dei soldi o era lui che doveva prestarli a me?
Giovane dice: in che senso?
Banchiere: che disponibilità monetaria ha?
Giovane pensa: cazzo ma allora avevo capito bene...mmmmmmhhhh
Giovane dice: eh,mah, non tantissimo...
Giovane pensa: ti bastano 5 euro in monete che ho in tasca?
Banchiere: capisco...Quindi ci chiede l'intero importo????
Giovane pensa: noooooooooooooooooooooo, dammene solo la metà e per l'altra metà vado a dare il culo!!!!
Giovane dice: ehm, si in effetti si
(Banchiere fa un'espressione di disappunto)
Banchiere: abbiamo esaminato il business plan ed è molto valido, il piano di rientro è verosimile...
Giovane pensa: vuol dire che sganci i dindi o cosa?
Banchiere: per un prestito ci occorrerebbero delle garanzie...
Giovane dice: garanzie nel senso che qualcuno garantisce per me?
Banchiere: no...un'ipoteca, lei ha possibilità di ipotecare un'immobile?
Giovane pensa: ma porca di quella troia!!!Stò venendo quà a chiedere soldi per avviare un'attività ho 28 anni e secondo te ho un'immobile da ipotecare????Se avevo un'immobile me lo vendevo e ti mandavo a cagare velocemente non credi???
Giovane dice: ehm, no.
(Banchiere fa una seconda espressione di disappunto più marcata)
Banchiere: mi dispiace non possiamo fare nulla allora...
Giovane pensa: ma il progetto non era valido e il piano di rientro verosimile?
Giovane dice: va bene grazie comunque...
Giovane pensa: andrò a dare il culo per l'intero importo...
Banchiere: buon giorno
Giovane pensa: vattene un po al mare che male non ti farebbe
Il giovane è triste e sconsolato, ma in quanto giovane si ricaricherà in fretta e troverà altre strade per arrivare alla meta...
Allora io dico, come fa in Italia una persona che ha delle ottime idee ma non possiede liquidi a creare un'attività?
La risposta è semplice: non fa!!!
In diversi paesi d'Europa se l'imprenditore dimostra con il Business Plan di poter "far girare le cose" questo è sufficiente come garanzia per la banca!!!In Italia ovviamente no!!!Cioè in pratica ti danno soldi solo se già hai soldi!!!Ti chiedono garanzie, come un immobile, che è praticamente impossibile che un giovane abbia e nel caso lo avesse e dunque possa accedere al credito, applicano tassi da veri e propri usurai e alla fine ci si ritrova ad aver reso due volte l'importo chiesto e aver rischiato la casa, loro invece non rischiano nulla e guadagnano sul lavoro degli altri.
Allora, in Italia può fare qualcosa solo chi ha già i capitali?Forse è anche per questo che il nostro paese sta andando a rotoli.Sono sempre gli stessi che fanno girare le cose.Io son convinto che impresa=sviluppo, sviluppo=posti di lavoro, posti di lavoro=benessere. Bisogna incentivare le imprese, non scoraggiare gli imprenditori!!!
Per non parlare poi della burocrazia che sta dietro l'avvio di un'attività e della difficoltà che si ha ad avere tutte le informazioni corrette. Per avere una informazione giusta in camera di commercio bisogna andare almeno tre volte e talvolta si ottengono tre risposte differenti...Fai ambarabàciccicoccò e scegli quella che la sorte ti consiglia.
Se costituire un'impresa è così difficile a causa della burocrazia Italiana, se avere finanziamenti è possibile solo se si hanno già disponibilità economiche o mezzi differenti come "conoscenze " (come è tipico del sistema italiano), come potrà il nostro paese uscire da questo momento di crisi?Come farà una regione come la Sardegna che è indietro anni luce rispetto a diverse regioni d'Italia (per non parlare d'Europa), nella quale non si riesce a trovare un posto di lavoro decente manco a pagarlo oro, a creare opportunità per i Sardi e non costringerli per esempio ad emigrare?
Come sempre W l'Italia...
Pubblicato da Marcolino alle 6:37 PM 3 commenti
domenica 18 novembre 2007
Sulla mail di Grillo del 14 Novembre appare questa notizia:
"Google ha indetto un concorso a premi per incentivare lo sviluppo di applicazioni sul loro nuovo sistema operativo per Telefonini ANDROID (per un valore totale di 10 milioni di dollari).
Il concorso è aperto a TUTTI i paesi del Mondo tranne che in Italia (ed in Quebec) a causa delle leggi locali assurde ed incomprensibili e troppa burocrazia.
Mi sembra una cosa incredibile."
Allora sono andato a verificare le la fonte e ahimè è proprio così:
Who's eligible to participate?
* The Android Developer Challenge is open to individuals, teams of individuals, and business entities. While we seek to make the Challenge open worldwide, we cannot open the Challenge to residents of Cuba, Iran, Syria, North Korea, Sudan, and Myanmar (Burma) because of U.S. laws. In addition, the Challenge is not open to residents of Italy or Quebec because of local restrictions.
* You must be of legal age in your country of residence in order to participate.
* Employees of Google, members of the Open Handset Alliance, or affiliated companies are ineligible to participate.
* For more information, please see the complete set of Terms and Conditions when they become available.
Preso da: http://code.google.com/android
Sito iniziativa: http://code.google.com/android
Come sempre W l'Italia!!!!
Pubblicato da Marcolino alle 4:57 PM 0 commenti
Primo post
Che scrivere nel primo post?Mah!!!In realtà ho voluto fare il blog per sfogare un poco il mio disappunto per tante cose che sto sentendo e vivendo di questi tempi, cose che riguardano il nostro paese e il mondo che ci circonda.Ora che ahimè mi sto scontrando con il durissimo mondo del lavoro dove si trovano ostacoli per sviluppare qualunque iniziativa, dove quando fai qualche lavoro è un miracolo se riesci a farti pagare (GRAZIE al comune di Pabillonis, non mi hanno ancora pagato per il lavoro del Gennaio-Giugno 2006, sei mesi di durissimo lavoro per ora fatto GRATIS), dove se vuoi tirare su un'attività, a meno che non faccia Berlusconi di cognome, trovi le banche nella tua strada che se per sbaglio dovessi riuscire a farti concedere un prestito ti succhiano il sangue e rosicchiano le ossa , dove tutti gli enti pubblici fanno a gara per farti perdere la voglia e l'entusiasmo...Insomma non è certo un buon periodo storico per la nostra cara Italia e figuriamoci per la Sardegna; sono convinto che non serva a nulla piangersi addosso e dirsi quanto siamo sciagurati, sono giovane e lotterò con tutte le mie forze per non rinunciare ai miei sogni e alle mie ambizioni.
Buona birra a tutti :)
P.S. basta che non sia ichnusa...
P.P.S. Commentate i miei post che altrimenti sono triste ahahahaaha
Pubblicato da Marcolino alle 4:31 PM 6 commenti